C’è chi guarda alle cose come sono e si chiede “perché”.Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo “perché no?” Robert Kennedy (senatore degli Stati Uniti)
Lentamente muore chi diventa schiavo dell’abitudine, ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marcia, chi non rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce. Martha Medeiros (giornalista e scrittrice)
Il cambiamento non avverrà se aspettiamo che arrivi un’altra persona, o un altro tempo. Noi siamo quelli che stavamo aspettando. Noi siamo il cambiamento che stavamo cercando. Barack Obama (politico)
La creatività, diversamente da quello che si può pensare, non è necessariamente legata a doti artistiche particolari o a un talento innato, è piuttosto un atteggiamento mentale: un modo di ragionare flessibile, di interpretare la realtà secondo accostamenti nuovi e rispondere alle varie situazioni con soluzioni innovative.
Le persone creative e il pensiero positivo. Le persone creative non hanno pensieri fissi e reazioni sempre uguali, tendono a ragionare in modo originale, a pensare "fuori dagli schemi", quindi rispondono agli stimoli in modo personale, spesso più adeguato alla situazione.
Una persona creativa, ad esempio, sa vedere le cose da punti di vista diversi. Anche gli oggetti li vede per come sono realmente e li osserva senza rimanere imbrigliata all’uso che siamo soliti farne.
La persona creativa è in grado di pensare positivo: in una situazione di difficoltà può vedere in una bottiglia di plastica innanzitutto una forma, fatta di un determinato materiale che, per le sue qualità, galleggia nell’acqua. Legando fra loro alcune bottiglie può così costruire una zattera.
Una soluzione creativa può essere dunque un'idea brillante o risolutiva, realizzata anche con i pochi mezzi a disposizione grazie all'inventiva.
Si pensi ora al protagonista di una nota serie televisiva americana: MacGyver: alla fine di ogni puntata, l'agente segreto riesce sempre a salvarsi, anche nelle situazioni più estreme, nonostante sia armato solo di un coltellino svizzero e del suo ingegno.
La flessibilità del pensiero favorisce il nostro adattamento e la nostra tranquillità rispetto alle situazioni. Se sviluppiamo un atteggiamento creativo, potremo addirittura interpretare un ostacolo come una nuova opportunità o una sfida che riempie di grinta e voglia di vivere.
La creatività quindi si può considerare come la capacità di:
• inventare o intuire le cose;
• vedere le situazioni da punti di vista diversi, senza preconcetti;
• non bloccarsi in pensieri rigidi che a volte possono essere negativi.
Osservate un bambino che gioca o che impara per la prima volta qualcosa: il suo approccio all’esperienza è globale, intuitivo e spontaneo, i bambini si rapportano naturalmente al mondo utilizzando tutti i 5 sensi e una formidabile capacità di immaginazione. Crescendo non tutti coltivano al meglio il pensiero creativo, siamo troppo abituati ad utilizzare percorsi di pensiero logico-razionali tanto da aver disimparato altre modalità di accesso all’esperienza.
Il nostro cervello è composto da due emisferi: il sinistro che fa capo al pensiero logico-razionale riproduttivo e convergente che utilizza una logica analitica, guarda alle singole parti e si accosta i problemi applicando meccanicamente regole note. L’emisfero destro invece fa capo al pensiero creativo anche detto produttivo o divergente: che si attiva spontaneamente ed opera per sintesi guardando ai problemi nella loro globalità e intuitivamente rileva nuove organizzazioni dei campi problematici producendo originali soluzioni.
Il pensiero creativo non può fare a meno della nostra parte emozionale poiché le emozioni che proviamo sono il “motore” psichico della nostra capacità immaginativa, dell’apertura al mondo del possibile e del desiderio: potremo individuare nuove soluzioni ai problemi, nuovi percorsi progettuali o nuove idee se sapremo utilizzare le nostre emozioni e quelle altrui per orientarci nel rapporto con gli altri e nel perseguimento dei nostri obiettivi.
Un’altra caratteristica fondamentale del pensiero creativo è la condivisione e lo scambio di idee. In psicologia esiste una tecnica di gruppo finalizzata a sollecitare il pensiero creativo del partecipanti che è il brainstorming letteralmente “tempesta di cervelli”: associandosi alle idee altrui senza giudicarle né passarle al vaglio della razionalità ognuno dice tutto ciò che può venirgli in mente in relazione ad un argomento o ad un problema, anche le ipotesi apparentemente più assurde o irrealistiche! Molti gruppi di lavoro, anche in pubblicità, utilizzano questa tecnica per eludere gli schemi di pensiero logico-analitico e sollecitare idee innovative.
Altra caratteristica del pensiero creativo è che, le buone idee, le idee innovative hanno bisogno di tempo per maturare, di confronti e contaminazioni con le idee altrui, di ripensamenti e aggiustamenti perché una “buona idea” diventi un progetto realizzabile. Quindi, mai scartare a priori le idee suggerite dal nostro pensiero creativo: possono essere il motore per altre idee, completare l’idea di un altro, il “nocciolo” per un progetto futuro…
Diceva Albert Einstein: “La logica ti porterà da A a B, l’immaginazione ti porterà dappertutto”.
di Zanoli Mario
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